L'abuso di posizione dominante è una infrazione prevista dalla legislazione antimonopolistica di vari Stati del mondo. Un’impresa abusa della propria posizione dominante quando può sfruttare a proprio vantaggio una potenza economica tale da impedire od ostacolare la concorrenza effettiva sul mercato trovandosi nella condizione di poter significativamente agire in modo del tutto indipendente rispetto ai propri concorrenti, clienti e consumatori.
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L’acquisizione è un’operazione di acquisto di una società da parte di un'altra società fatta con l'obiettivo di creare valore.
L'addebito è il denaro prelevato o utilizzato per pagamenti, sia dal cliente sia dalla banca per conto di quest'ultimo.
L’advisor è un consulente altamente specializzato che offre la sua esperienza in operazioni di finanza straordinaria.
L’agenzia di rating è un’agenzia indipendente che assegna un giudizio o una valutazione (rating) sulla solidità e solvibilità di una società che emette titoli sul mercato finanziario. I "rating" sono dei voti su una scala predeterminata, generalmente espressa in termini di lettere e/o altri simboli.
Con il termine aggiotaggio, dal latino “aggio” ossia cambio di valore, si intendono tutti quei comportamenti illeciti con i quali un soggetto altera il prezzo delle merci o dei valori del pubblico mercato, cambiandogli valore per ottenerne un vantaggio.
L’avviso è un documento che contiene le "principali norme di trasparenza" e che indica i diritti e gli strumenti di tutela previsti dalla disciplina in materia di trasparenza delle operazioni bancarie e finanziarie. Le banche e gli intermediari finanziari sono tenuti ad esporlo nei locali aperti al pubblico e a metterlo a disposizione dei clienti.
La Banca Centrale Europea (Bce) è una banca costituita dai Paesi aderenti all’Unione monetaria europea che ha il compito di emettere l'EURO e di guidare la politica monetaria dell'Unione. Si tratta dell’unica autorità monetaria autorizzata a fissare il tasso di sconto, a determinare la quantità di moneta in circolazione, a stabilire la politica monetaria europea.
In precedenza tutti questi compiti erano di competenza delle singole banche centrali, ognuna delle quali seguiva una propria politica, spesso in contrasto con quella degli altri paesi (anche se facevano parte della Comunità Europea).
Gli accordi di Maastricht hanno accentrato in un unico organismo i compiti di coordinamento ed indirizzo, consentendo così di creare un'area monetaria forte ed unita.
La Banca d'Italia è la banca centrale italiana. Esercita funzioni di: emissione; di vigilanza creditizia e finanziaria; di supervisione dei mercati; di tutela della concorrenza sul mercato creditizio; di analisi, ricerca e studio in materia economica ed istituzionale; di tesoreria dello Stato.
Insieme alla Banca Centrale Europea, si occupa anche di sorvegliare i sistemi di pagamento e, nel campo della politica economica, fornisce alta consulenza agli organi costituzionali.
Il benchmark è un parametro di riferimento. Un titolo obbligazionario benchmark è quello più trattato all'interno di una categoria omogenea di titoli, ad esempio quella dei titoli di Stato (vedi la descrizione della voce Titoli di Stato) decennali a tasso fisso. In finanza un benchmark è il termine di paragone utilizzato per valutare il rendimento e il rischio di un investimento ed è generalmente costituito da un indice di mercato o un'aggregazione di più indici che rappresentano un insieme di determinati strumenti finanziari.
La Bilancia dei pagamenti è uno schema contabile che registra le transazioni economiche intervenute in un certo periodo tra i residenti e i non residenti in un’economia. Per residente in un’economia si intende ogni persona fisica o giuridica che ha il centro di interessi economici, su base non temporanea, in quella economia.
Le transazioni economiche si determinano nel passaggio di proprietà di risorse sia reali (beni, servizi, redditi) sia finanziarie: in quest’ultimo caso comportano una variazione delle attività o delle passività finanziarie dei residenti verso l’estero.
I Bot sono titoli di Stato (vedi la descrizione della voce Titoli di Stato) privi di cedole, emessi con scadenza compresa tra uno e 12 mesi.
I Btp sono titoli di Stato (vedi la descrizione della voce Titoli di Stato) a tasso fisso. Hanno una scadenza compresa tra due e 30 anni e il pagamento degli interessi avviene con cadenza semestrale.
Dal settembre 2003 e dal marzo 2012 lo Stato emette, rispettivamente, anche i titoli BTP€i e BTP Italia; i due titoli prevedono l’indicizzazione del capitale nominale ai prezzi al consumo dell’area dell’euro e dell’Italia, rispettivamente, e pagano cedole il cui importo è una percentuale fissa del capitale rivalutato.
Nel BTP€i la rivalutazione del capitale si paga per intero alla scadenza mentre nel BTP Italia si paga su base semestrale, insieme alle cedole di interessi, via via che si forma.
Per capitale garantito si intende la strategia di gestione del portafoglio che, a prescindere dai risultati del prodotto o della gestione, garantisce ad ogni sottoscrittore la restituzione a certe scadenze di una determinata percentuale delle somme versate.
Sono Strumenti finanziari il cui valore dipende da quello di altri beni scambiati sul mercato (azioni, indici azionari, tassi, valute e merci), denominati attività sottostanti.
Tra i derivati che hanno avuto particolare sviluppo ci sono i Futures che sono contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi ad un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni.
Questi contratti sono negoziati su sedi di negoziazione dove viene garantita la loro esecuzione.
Letteralmente significa Drenaggio Fiscale ed è la situazione in cui si verifica un aumento della pressione fiscale sul reddito a causa di una inflazione in forte crescita.
Le imposte sul reddito vengono pagate in proporzione allo scaglione di appartenenza. Più alto è lo scaglione e maggiore sarà la percentuale del prelievo fiscale. Nel caso di una forte inflazione anche i redditi tendono a salire per adeguarsi alla perdita di valore della moneta.
Può dunque capitare che il reddito "sconfini" nello scaglione di imposta superiore venendo tassato maggiormente nonostante il potere di acquisto resti immutato o addirittura scenda.
Sono obbligazioni con caratteristiche simili alle obbligazioni tradizionali per struttura giuridica, tipologia di emittenti e caratteristiche tecniche (durata, rimborso, cedole, valute di denominazione, etc.).
Tuttavia, i green bond si distinguono per una particolarità: i fondi ricavati dalla loro emissione sono espressamente destinati a finanziare progetti economici caratterizzati da un impatto positivo sull'ambiente.
Nei green bond l'impiego "ecologico" delle risorse è preciso, tracciabile e garantito da presìdi specifici, definiti anche da standard e principi elaborati a livello internazionale da alcune associazioni di investitori.
L’inflazione è un aumento generale dei prezzi nell’intera economia. Si misura attraverso la costruzione di un indice dei prezzi al consumo, uno strumento statistico che rileva le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi, chiamato paniere, rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno.
Si intende la capacità di un investimento di trasformarsi in moneta velocemente e senza perdita di valore. L'attività più liquida è la moneta; le altre attività che fanno parte del patrimonio (depositi bancari, BOT, obbligazioni, azioni, immobili, ecc.) sono caratterizzate da un differente e specifico grado di liquidità.
Il Mibtel è l’Indice elaborato dalla Borsa che misura la variazione di tutti i titoli quotati al mercato telematico.
L'indice è elaborato di continuo per fornire un segnale immediato e significativo dell'andamento del mercato nel suo complesso.
Il Nasdaq è la sigla che indica il mercato americano sul quale sono trattate le azioni di società tecnologiche, Internet, delle telecomunicazione, della biotecnologia ed in genere dei vari settori della cosiddetta "new economy".
Il mercato ha avuto una fase di enorme espansione fino al 2000, con crescite in certi casi del 100-200% all'anno, fino alla crisi che è iniziata nella primavera del 2000 e che ha provocato forti crolli delle quotazioni.
Le obbligazioni (o, per dirla all’anglosassone, i bonds) sono titoli di debito emessi da società o enti pubblici per raccogliere direttamente tra i risparmiatori capitali da investire. Sono quindi un “prestito” concesso da un risparmiatore a favore di un emittente per un determinato periodo.
L’emittente è tenuto a rimborsare il capitale alla scadenza dell’obbligazione, oltre al pagamento di un tasso d’interesse fisso e/o variabile.
Sono un centesimo di un punto percentuale, lo 0,01 e sono l'unità di misura comunemente usata per le variazioni nelle percentuali finanziarie. Uno dei parametri finanziari misurati in punti base è lo spread.
Lo spread è un termine inglese che letteralmente significa “divario”. Si tratta infatti della differenza tra i rendimenti di due diversi titoli di Stato. In Italia lo spread viene misurato confrontando il rendimento dei BTP italiani (Buoni del Tesoro Poliennali, a dieci anni) con i bund tedeschi (titoli di Stato a dieci anni). Più basso è il divario tra questi due titoli, più l’economia del paese viene considerata stabile ed affidabile, poiché si avvicina alla stabilità dell’economia tedesca.
Più il divario cresce, più la nostra economia viene considerata instabile o potenzialmente instabile.
L’allarme scatta in particolare al superamento di determinate soglie, come quella dei 300 punti base, che forniscono un segnale agli investitori sulla possibilità di prestare denaro al nostro Paese acquistandone i titoli di Stato.
I Titoli di Stato sono obbligazioni ( vedi la voce obbligazioni) che vengono emesse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per contribuire al fabbisogno del nostro Paese.
Ne esistono diverse tipologie, ognuna con specifici termini di scadenza, tassi di rendimento e modalità di pagamento degli interessi.
In finanza è l’indicatore che misura l’incertezza o la variabilità di un rendimento finanziario nel corso del tempo.